Io faccio design. è un progetto di comunicazione che ha lo scopo di avvicinare gli amatori del design al processo creativo.
In questa pagina sono raccolte le interviste fatte a designer, i cui prodotti sono attualmente in vendita nel bookshop del museo M9. Attraverso queste interviste i designer si raccontano; comunicano aspetti del processo creativo che ha determinato e motivato la realizzazione dei loro prodotti. Si tratta di riflessioni, punti di vista che consentono al lettore di comprendere alcune fasi del processo creativo, come nasce e perché. Quanto e come la creatività artistica influenza il design e la realizzazione del prodotto.
UK
I do design. is a communication project that aims to explain design lovers the creative process. Here below you can find interviews to designers whose works are actually available in M9 museum bookshop.
We asked them to answer following questions:
What does it mean to you to do design?
How art influences your way to do design?
What makes your works unique?
Some of them have a technical approach to design while others have a more natural and instinctive approach. We noticed that those who have a more technical approach to design aren’t concentrated in making unique works while the others, mostly due to their way of working generate unique pieces. But what brings them all together is their coherence to their way to do design.
IVANO VIANELLO & FRANCESCA BRAGA – IV DESIGN
Che cosa significa per voi fare design?
RICERCA! sia che si tratti di lavori per l’industria, che nell’insegnamento, che nei piccoli lavori che abbiamo portato al bookshop del Museo M9.
Come l’arte influenza il vostro modo di fare design?
Iniziamo sempre dall’osservare, magari piccole cose della vita di tutti i giorni; ci piacciono molto i mercati/mercatini e poi le ferramenta.
Che cosa rende i vostri lavori unici?
Non pensiamo che i nostri lavori siano unici. Ci piacerebbe pensare prendendo in prestito una frase di Miguel Milà (designer spagnolo): ” be useful, and you’ll be of use”.
www.ivdesign.it
SIMONE FANCIULLACCI
Che cosa significa per te fare design?
Mi piacerebbe fare mia una frase di Bruno Munari che scriveva “Osservare a lungo, capire profondamente, fare in un attimo”. Nel mio lavoro cerco di seguire questa regola d’oro, provo a mantenere uno spirito curioso, mi sforzo di indagare le cose nel loro intimo, come sono fatte, quale segreto nascondono, mi pongo domande sulle persone che mi sono intorno e in fine cerco di mantenere il gesto vergine anche se ripetuto.
Come l’arte influenza il tuo modo di fare design?
Spesso gli artisti hanno una libertà che gli permette di indagare certi temi, certe forme o materiali in modo completamente inaspettato. Mi piace nel mio tempo libero visitare mostre e musei, a volte anche piccole realtà in cui se si è fortunati ci si imbatte in grandi scoperte.
Che cosa rende i tuoi lavori unici?
Quando progetto non mi sforzo di essere unico, probabilmente un buon designer costruisce il proprio linguaggio fino all’ultimo progetto che sviluppa nella propria vita. Mi impegno per essere coerente con la mia idea di design senza tradire il bambino per l’uomo.
www.simonefanciullacci.com
LAURA FIASCHI & GABRIELE PARDI – GUMDESIGN
Che cosa significa per voi fare design?
Gli oggetti sono espressione del pensiero, della sensibilità… e sono una proiezione concreta del nostro corpo e della nostra mente; occorre saper raccontare storie per viaggiare in sogni limpidi.
Come l’arte influenza il vostro modo di fare design?
L’arte è una forma sublime e rappresentata dell’uomo; entra necessariamente in un percorso creativo che mira a definire oggetti che si relazionano, si raccontano, portano con sè messaggi sottili.
Che cosa rende i vostri lavori unici?
Il percorso narrativo che li genera, non nascono da forme precostituite ma da sintesi letterarie, riflessioni e costruzioni della memoria proiettate verso la contemporaneità.
Quale è la mission di Gumdesign?
Restare coerenti con il nostro percorso, lungo e faticoso ma proprio per questo vitale, ricco di incontri, persone ed energie.
www.gumdesign.it
YLENIA DERIU
Che cosa significa per te fare design?
Per me fare design significa trovare l’equilibrio in tutti gli aspetti progettuali, siano essi funzionali, formali, concettuali o estetici. Nei miei lavori la ricerca e la sperimentazione sul materiale hanno un ruolo predominante: sento l’esigenza di trovare sempre nuove soluzioni.
Come l’arte influenza il tuo modo di fare design?
Trovo ispirazione nella complessità e nella perfezione della natura, che – oltre essere fonte di ispirazione artistica da sempre – diventa per me vera opera d’arte nelle sue forme di formalizzazione e di studio, come ad esempio nei lavori di Ernst Haeckel o nell’immaginario di Mark Dion.
Che cosa rende i tuoi lavori unici?
I miei pezzi non vengono progettati con l’obiettivo di essere riprodotti in maniera seriale e sono realizzati a mano, in modo istintivo e libero. Cerco il più possibile sinergie con il materiale e con le sue lavorazioni, che mi guidano verso nuove soluzioni in modo naturale e al tempo stesso imprevedibile.
www.yleniaderiu.com
GAETANO DI GREGORIO
Che cosa significa per te fare design?
Progettare e realizzare oggetti d’uso per me non vuol dire rinunciare ad innescare ogni volta un processo di ricerca e di sperimentazione, che può portare ad oggetti talvolta coraggiosi.
Come l’arte influenza il tuo modo di fare design?
Ogni progetto vuole raccontare delle storie e farsi veicolo di narrazione, in questo senso si avvicina all’arte in quanto veicola un messaggio, che va al di là del semplice uso.
Che cosa rende i tuoi lavori unici?
La ricerca in termini di processo produttivo, legata ad una conoscenza approfondita della ceramica, uso dei materiali e conseguente risultato formale.
www.gaetanodigregorio.com
FRANCESCA VERARDO
Che cosa significa per te fare design?
Reputo che il design sia sinonimo di progettazione formale e tecnica al tempo stesso. Quando questi due elementi riescono a convivere e a fornire un valore aggiunto inedito e positivo si ha del buon design.
Il mio “fare design” è legato all’autoproduzione di piccole serie di oggetti e gioielli, è un modus operandi molto lontano dal design rivolto alla produzione industriale.
Nella mia dimensione il valore del fatto a mano contraddistingue la poesia di un oggetto artigianale.
Come l’arte influenza il tuo modo di fare design?
Ci sono varie forme d’arte che influenzano il mio modo di progettare, come la pittura, la scultura, la grafica, le arti visive in generale.
Esse mi influenzano da un lato, nella visione estetica di nuovi aspetti formali e decorativi, nel colore; dall’altro, nella ricerca di processi e tecniche inedite da reinterpretare nella fase ideativa di un mio nuovo progetto.
Che cosa rende i tuoi lavori unici?
Il procedimento artigianale, l’insieme delle tecniche impiegate e le molteplici fasi di lavorazione manuale sono tutti aspetti che rendono i miei lavori unici ed esclusivi.
Nello stesso tempo, i materiali che prediligo, la ceramica e la porcellana, hanno infinite possibilità plastiche. Sono affascinata da essi perché contengono un sapere tramandatosi nei secoli e nel mio lavoro cerco di rappresentare gli aspetti formali e decorativi della contemporaneità, reinterpretando le tecniche tradizionali.
www.francescaverardo.com
VERA MAZZOLINI
Che cosa significa per te fare design?
Per me “fare design” significa guardare/filtrare il mondo con il mio sguardo e cercare di comunicarlo agli altri. Attraverso il design esprimo la mia visione della realtà, attraverso le forme condivido delle percezioni.
Come l’arte influenza il tuo modo di fare design?
L’arte influenza costantemente il mio modo di “fare design”, è un rapporto di forte dipendenza e fascinazione. L’arte, nelle sue molteplici espressioni, pittura, fotografia e scultura è sempre presente come fonte d’ispirazione e meta inafferrabile.
Che cosa rende i tuoi lavori unici?
Non so se i miei lavori siano “unici”, certamente quando penso ad un progetto non mi confronto con modelli prestabiliti, ai temi proposti cerco delle risposte estetiche personali.
Il design scaturisce da schizzi tridimensionali, realizzati sia a mano sia con software che via via si concretizzano in oggetti.
archiworld.vera@gmail.com